TECARTERAPIA ALLA SCHIENA

Tecarterapia alla schiena a Centocelle, Prenestino, Roma. FisioMedica IGEA.

TECARTERAPIA ALLA SCHIENA A CENTOCELLE, PRENESTINO, ROMA

La tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) è una terapia fisica che viene eseguita dal fisioterapista attraverso l’uso di un’apparecchiatura specifica. Si tratta di una terapia non invasiva che in molti casi può aiutare a velocizzare la guarigione del Paziente. La tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) è sempre più diffusa fra i professionisti della salute e sono anche sempre di più le persone che ne sentono parlare, o a cui viene prescritta.

Ma esattamente di cosa si tratta? T.E.C.A.R. è un acronimo che sta ad indicare “trasferimento energetico resistivo e capacitivo” e con questo termine ci si riferisce ad una termoterapia endogena che genera calore basandosi sul principio del condensatore.

Come suggerisce il nome, la T.E.C.A.R. presenta due modalità di funzionamento: capacitivo e resistivo. La modalità Capacitiva, con l’impiego di una piastra mobile isolata, viene utilizzata per il trattamento di tessuti molli con una maggiore presenza di acqua e una bassa resistenza alla corrente come: muscoli – cute – tessuto connettivale – vasi sanguigni – vasi linfatici. La modalità Resistiva, con l’impiego di una piastra mobile non isolata, si applica invece su tessuti a minor contenuto di acqua e con un’alta resistenza alla corrente come: ossa – articolazione – guaina muscolare – tendini – legamenti – cartilagini – tessuto adiposo.

È chiaro che la scelta del fisioterapista di utilizzare una modalità piuttosto che l’altra, o alternate, dipende dal tessuto da trattare. L’efficacia del trattamento, che agisce in maniera non invasiva, si fonda sul trasferimento di energia biocompatibile ai tessuti lesi: mediante l’ipertermia (aumento della temperatura interna) e l’innalzamento del potenziale energetico delle cellule.

Questa terapia risulta essere uno strumento di notevole efficacia nel trattamento precoce di patologie dovute ad eventi traumatici o problemi infiammatori, esercitando un’azione antidolorifica e terapeutica, capace di accelerare la naturale reazione riparativa e antinfiammatoria che l’organismo mette in atto autonomamente ma, se lasciato a sé stesso, in tempi molto più prolungati.

La tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) è in grado di trattare con efficacia le patologie dolorose infiammatorie che coinvolgono le ossa e le articolazioni della colonna vertebrale, nonché del compartimento muscolare (quali artrosi, lombalgia, sciatalgia e molte altre): così, in funzione della problematica da trattare, l’azione può essere prevalentemente mirata alle fasce muscolari, al sistema circolatorio e linfatico o si può esercitare più in profondità, e dunque su articolazioni, legamenti, cartilagini e tessuto osseo.

Tecarterapia per il mal di schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma)

Il mal di schiena è un termine generico con cui si definisce un dolore in una parte della colonna vertebrale. Il dolore può avere manifestazioni diverse, può essere in un punto circoscritto o essere a fascia e addirittura irradiarsi alla gamba fino al ginocchio. Il dolore alla schiena può essere acuto o sordo, fisso o intermittente, manifestarsi con formicolio, a riposo o durante il movimento.

Questa varietà di sintomi è data dalle molteplici strutture anatomiche che fanno parte di questo distretto corporeo che possono essere causa del dolore. Il fisioterapista deve attraverso un’attenta valutazione capire quale o quali strutture devono essere trattate con l’utilizzo di tecniche di terapia manuale, esercizio terapeutico e mezzi fisici come la tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma).

Ma prima di parlare della cura, occorre fare un quadro generale su quali sono le patologie della colonna più trattate in ambito fisioterapico ortopedico:

Lombalgia: significa dolore nella regione lombare, ossia la parte bassa della schiena. Normalmente il segmento più colpito è quello tra l’ultima vertebra lombare (chiamata L5) e il margine superiore dell’osso sacro (S1). Qualora il dolore dal tratto lombare si protrae lungo il percorso del nervo sciatico (fino al piede) si parla di lombosciatalgia, se invece si protrae lungo il distretto del nervo crurale si parla di lombocruralgia.

Dorsalgia: come suggerisce il nome, si tratta di una condizione dolorosa nella regione dorsale della schiena. Per regione dorsale si intende lo spazio occupato verticalmente dalle 12 vertebre dorsali situate tra il tratto cervicale e lombare. È la regione più estesa della colonna e anche la meno problematica, questo perché le vertebre che la costituiscono si articolano con le coste della gabbia toracica, che le rendono più stabili. Spesso infatti a differenza di cervicale e lombare il problema nel tratto dorsale è proprio una ridotta mobilità.

Ernia del disco: conosciuta anche come “ernia o prolasso discale”. Questa affezione consiste nella rottura di un disco vertebrale che, aprendosi, causa la fuoriuscita di materiale discale che va a comprimere i nervi della colonna vertebrale circostanti. Questa condizione causa la compressione e l’irritazione dei nervi spinali che circondano la colonna, determinando un dolore spesso insopportabile, con o senza movimento, a livello della schiena e delle gambe. Nella maggior parte dei casi, il dolore generato da ernia del disco è risolvibile con tecniche fisioterapiche e solo in casi particolari si interviene con la rimozione neurochirurgica.

Cervicalgia: dolore nella regione cervicale. Nel caso la sintomatologia si protrae lungo il distretto del plesso brachiale (è il sistema nervoso del braccio) si parla di cervicobrachialgia.

Le principali patologie della zona lombare sono:

  • protrusione o ernia del disco lombare;
  • fratture delle vertebre lombari, traumatiche o spontanee;
  • artrosi della colonna lombare;
  • la spondiloartrosi;
  • spasmi muscolari.

La tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) deve sempre essere associata al massaggio manuale integrato all’applicazione della stessa e a tecniche di kinesi passiva o attiva-assistita, mobilizzazioni articolari e allungamenti muscolari o fasciali che rendono l’azione ancora più intensa e profonda accorciando i tempi di risoluzione della problematica.

Effetti della tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma)

Gli effetti biologici prodotti dalla tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) sono principalmente di tre tipi:

  • Un aumento dell’attività metabolica, con incremento della velocizzazione di riparazione dei tessuti ed organi danneggiati;
  • Una migliore ossigenazione dei tessuti e il riassorbimento degli edemi;
  • Un aumento della temperatura.

Come conseguenza di questi processi metabolici, la tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) produce una riduzione del dolore per azione anti-flogistica, un aumento dell’estensibilità del tessuto connettivo, una riduzione degli spasmi e contratture muscolari spesso associati alle patologie a cui si rivolge il trattamento con tecarterapia, una maggior disponibilità d’ossigeno e una riduzione di cataboliti grazie ad una maggior vasodilatazione con aumento del flusso ematico locale, ed infine una velocizzazione del riassorbimento di raccolte ematiche.

Effetti collaterali della tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma)

La tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) è generalmente una terapia sicura che non genera effetti collaterali di rilievo. Tuttavia si possono verificare, soprattutto dopo le prime sedute, degli effetti paradosso, che possono causare piccoli problemi al Paziente ed è quindi utile parlarne.

Gli effetti più rilevanti sono tre:

Ustioni: è una situazione piuttosto rara, ma si può verificare proprio in virtù del fatto che la tecarterapia alla schiena (a Centocelle, Prenestino, Roma) utilizza la radiofrequenza. Il corpo del Paziente si trova all’interno di un circuito formato da un elettrodo attivo e una piastra passiva. Se la potenza non controllata ed è alta può accadere che si ustioni la pelle localmente, presentandosi anche una bolla d’acqua. Il fisioterapista ha quindi il compito di tenere sotto controllo la potenza utilizzata adeguandola alle esigenze e alla sensibilità del singolo Paziente.

Gonfiore: uno degli effetti benefici della tecarterapia è quello di drenare meccanicamente i liquidi. Se però gli elettrodi vengono sistemati in modo errato e non seguono le giuste diagonali si può verificare gonfiore nelle zone precedenti e successive alla zona trattata. Questo può avere effetto tensivo sulle articolazioni.

Aumenta il dolore: la tecarterapia che viene usata proprio per togliere il dolore può, soprattutto dopo le prime sedute, provocarne l’aumento. Avviene in particolare per le grandi articolazioni al livello delle capsule articolari.

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