VISITA GASTROENTEROLOGICA: QUANDO FARLA?

Visita Gastroenterologica a Centocelle Roma: Valutazione e Trattamento delle Patologie Gastrointestinali

Visita Gastroenterologica a Centocelle, Prenestino, Roma. FisioMedica IGEA.

Visita Gastroenterologica a Centocelle Prenestino Roma.

A cosa serve la visita Gastroenterologica?

Visita Gastroenterologica a Centocelle, Prenestino, Roma. FisioMedica IGEA.La visita Gastroenterologica è la prima fase di valutazione della situazione clinica del Paziente.

Essa può essere richiesta per un numero particolarmente vasto di sintomatologie quali bruciore di stomaco, nausea, male addominale, gonfiore addominale, stipsi, difficoltà digestive, dispepsia, diarrea ecc.

Si tratta di tutte sintomatologie che generalmente non richiedono nessun particolare intervento medico ma qualora fossero presenti in maniera cronica o comunque molto frequente richiedono una valutazione specialista dal Gastroenterologo.

E’ importante infatti rivolgersi allo specialista quando determinate situazioni tendono a presentarsi in modo frequente in quanto potrebbero nascondere specifiche patologie che richiedono adeguati trattamenti specialistiche e opportuni accertamenti diagnostici quando necessari.

L’obiettivo della visita Gastroenterologica a Centocelle Roma è quello di individuare la presenza di patologie che interessano gli organi coinvolti nel processo digestivo come l’esofago, lo stomaco, l’intestino, il colon retto, fegato, al fine di comprendere meglio l’entità delle problematiche e stabilire, se possibile, un percorso terapeutico per la cura delle stesse.

Quando è opportuno sottoporsi a una visita con il Gastroenterologo?

Ogni disfunzione si manifesta con sintomi peculiari, ma è comunque possibile elencare una lista di comuni malesseri che sono riconducibili a malattie o anomalie dell’apparato digerente nella sua interezza o in qualche sua parte. Sono segnali d’allarme che devono farci preoccupare soprattutto quando si verificano in modo ricorrente o si intensificano nel tempo.

  • Sapore acido o amaro in bocca frequente o persistente.
  • Sensazioni dolorose di varia natura in tutta la zona superiore del corpo.
  • Forti dolori nell’addome.
  • Sensazione di indigestione, gonfiore o sazietà precoce.
  • Sensazione di avere un corpo estraneo nella gola e difficoltà a deglutire.
  • Perdita di peso ingiustificata o drastica.
  • Nausea e/o vomito.
  • Eccessiva eruttazione, distensione addominale ed eccessiva flatulenza sono legati alla presenza di gas nel tratto gastrointestinale.
  • Diarrea.
  • Stitichezza.
  • Feci strane.
  • Colorazione giallastra della pelle e delle sclere oculari (ittero).

Come si esegue una visita Gastroenterologica a Centocelle Roma?

Visita Gastroenterologica a Centocelle, Prenestino, Roma. FisioMedica IGEA.Nella prima parte della visita il Gastroenterologo procederà alla raccolta del numero maggiore possibili di informazioni sulla storia clinica e le abitudini di vita del Paziente rivolgendo domande riguardo l’alimentazione, il vizio del fumo, l’eventuale consumo di alcol, il livello di attività fisica e di sedentarietà, la presenza di eventuali patologie già note, altri casi in famiglia di patologie gastroenterologiche, eventuale assunzione di farmaci.

Nella seconda parte della visita Gastroenterologica a Centocelle Roma il Gastroenterologo procederà con palpazione, percussione e auscultazione dell’addome al fine di valutare lo stato di salute dei singoli organi.

In alcuni casi il Gastroenterologo sarà in grado di terminare la visita con la formulazione di una diagnosi e la prescrizione di una terapia; in altri casi verrà richiesta dal Gastroenterologo stesso la sottoposizione del Paziente ad accertamenti specialistici a seconda del sospetto diagnostico.

Malattie gastrointestinali: quali sono?

Reflusso gastro-esofageo

In medicina si parla di malattia da reflusso gastroesofageo, una particolare malattia la cui origine va ricercata, per l’appunto, nel reflusso involontario di liquidi dal tratto gastroesofageo. Nelle persone sane il contenuto dello stomaco non raggiunge l’esofago in quanto quest’organo risulta chiuso ermeticamente da un muscolo e, pertanto, protetto dagli influssi dannosi dei succhi gastrici.

Da notare come la malattia da reflusso, spesso, tenda a peggiorare se non trattata in modo adeguato. Per evitare complicazioni è necessario instaurare una terapia attiva tale da ridurre la produzione del succo gastrico. E dato che, in seguito al miglioramento e interruzione del trattamento medico, si verifica sovente una riacutizzazione dei disturbi, è opportuno orientarsi su una terapia o lungo termine.

Gastrite

Una condizione di infiammazione a carico della mucosa gastrica che riveste le pareti dello stomaco. L’infiammazione può insorgere in modo improvviso, dando luogo a un malessere gastrico di una certa intensità, ma di durata limitata nel tempo (gastrite acuta), oppure svilupparsi gradualmente, in modo più subdolo e meno evidente, ma persistendo poi come disturbo costante (gastrite cronica).

Spesso è associata alla presenza di Helicobacter pylori, oppure all’uso di alcuni farmaci o all’abuso di alcol.

I sintomi più comuni sono dolore, bruciore e crampi allo stomaco, nausea, vomito e sensazione di pienezza mangiato. Sono possibili trattamenti farmacologici, ma è importante anche curare l’alimentazione e limitare lo stress.

Gastroenterite

Infezione che riguarda lo stomaco e l’intestino, di solito causata da un virus chiamato rotavirus, oppure da batteri o parassiti. I sintomi tipici sono nausea, vomito e diarrea che possono anche determinare gravi fenomeni di disidratazione.

Per trattare questo disturbo, spesso è sufficiente assumere molta acqua e adottare un’alimentazione leggera.

Celiachia

Patologia cronica autoimmune che provoca una reazione immunitaria dell’organismo all’assunzione di glutine, presente in molti cereali, come orzo, frumento e segale.

La reazione immunitaria determina un’infiammazione a livello dell’intestino tenue che impedisce il corretto assorbimento dei nutrienti e compromette la salute del Paziente, comportando diarrea, gonfiore addominale e meteorismo, crampi all’addome, perdita di peso e debolezza. Per evitare la reazione immunitaria, il Paziente deve seguire una dieta rigorosamente priva di glutine.

Sindrome del colon irritabile

Patologia molto comune, soprattutto nel sesso femminile, è caratterizzata da fastidio o dolore addominale, associati a disturbi della funzione intestinale. I trattamenti comprendono terapie farmacologiche, dieta specifica, corretta idratazione e attività fisica regolare.

Ulcere

Si tratta di erosioni di un tratto della mucosa gastrointestinale, tipicamente nello stomaco (ulcera gastrica) o nei primi centimetri del duodeno (ulcera duodenale), spesso causate da Helicobacter pylori o da farmaci antinfiammatori non steroidei.

Morbo di Crohn

Malattia infiammatoria intestinale che determina un’infiammazione cronica della parte inferiore di intestino tenue, dell’intestino crasso o di entrambi, ma può coinvolgere qualsiasi parte del tratto digerente. Può essere causato da un’alterazione del funzionamento del sistema immunitario. I sintomi più comuni sono diarrea cronica, a volte emorragica, dolore addominale crampiforme, febbre, perdita dell’appetito e calo ponderale.

Non esiste cura risolutiva, il trattamento è mirato ad attenuare i sintomi e a ridurre l’infiammazione.

Colite ulcerosa

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che colpisce l’intestino crasso, interessando dapprima il retto, per poi eventualmente estendersi a tutto il colon.

I sintomi tipici sono il dolore addominale e la diarrea, spesso frammista a sangue e a perdite mucose. A differenza del morbo di Crohn, la colite ulcerosa interessa soltanto gli strati più superficiali del lume intestinale, senza estendersi a quelli sottostanti; inoltre, le manifestazioni rimangono localizzate a livello dell’intestino crasso, mentre nel morbo di Crohn possono interessare anche altri tratti del tubo digerente.

Tumore del colon-retto

Tra i sintomi del cancro del colon-retto rientrano la presenza di sangue nelle o sulle feci, la modificazione dell’attività intestinale (costipazione o diarrea) senza motivo per più di sei settimane, la perdita di peso senza motivo, il dolore localizzato all’addome o all’ano, la sensazione di svuotamento incompleto dell’intestino dopo l’evacuazione.

In alcuni casi il tumore può determinare il blocco o l’ostruzione dell’intestino, che si manifestano con nausea e vomito, costipazione, dolore localizzato all’addome e sensazione di pienezza. Anche se questi sintomi possono essere causati da altre condizioni patologiche è molto importante recarsi sempre dal medico per un controllo.

I tumori del colon-retto sono più frequenti nelle persone di età superiore a 50 anni, mentre sono più rari nelle persone più giovani. Per tale motivo i sintomi descritti possono essere indicativi di altri disturbi. Se i disturbi intestinali non migliorano nel giro di qualche settimana o addirittura peggiorano, consultate uno Gastroenterologo, che vi sottoporrà a tutti gli accertamenti che riterrà più opportuni per scoprire la causa.

Malattie epatiche più comuni

Fra le patologie del fegato più diffuse, rientrano le seguenti:

Epatiti: infiammazione del fegato causata principalmente da virus (epatite A, B, C, D, E), ma riconducibile anche a intossicazioni (alcol, farmaci, veleni ecc.), malattie autoimmuni (epatite autoimmune) e condizioni ereditarie.

Steatosi epatica non alcolica: eccessivo accumulo di grasso all’interno dell’organo; è una malattia spesso asintomatica e comune tra le persone obese; solo in una piccola percentuale dei casi può evolvere in steatoepatite o cirrosi, specialmente se sussistono fattori predisponenti.

Cirrosi: formazione di tessuto fibroso, cicatriziale, che rimpiazza le cellule morte a causa di epatiti croniche, alcolismo o contatto con sostanze tossiche.

Devo portare dei referti medici con me?

Se già in possesso, sarebbe opportuno per il Paziente portare con sé tutta la documentazione medica. È opportuno ricordare che nel corso della prima visita Gastroenterologica a Centocelle Roma viene ricostruita anche la storia clinica del Paziente, al fine di avere un quadro generale quanto più chiaro e corrispondente alla realtà. È evidente quindi che il Gastroenterologo avrà sicuramente vantaggio nel valutare la documentazione già in possesso del Paziente.

Quanto dura la visita con il Gastroenterologo?

Dipende, i tempi possono essere differenti da Paziente a Paziente. Generalmente una visita Gastroenterologica ha una durata media di circa 30 minuti, ma ci sono situazioni in cui essa può durare anche un’ora.

E’ necessaria una preparazione per la visita Gastroenterologica?

No, non è necessaria nessuna particolare preparazione.

Devi fare una visita Gastroenterologica a Centocelle Prenestino Roma?

Per una buona riuscita del percorso medico è fondamentale rivolgersi sempre a strutture sanitarie professionali come il nostro Poliambulatorio, specializzato in Gastroenterologia e Ecografia Diagnostica che si avvale solo di personale esperto e aggiornato sulle migliori procedure sanitarie.

Per maggiori informazioni sulla visita Gastroenterologica o sui servizi offerti dal nostro ambulatorio di Gastroenterologia potete contattarci al numero 06.45.777.400 o recarvi di persona presso il nostro Poliambulatorio sito a Roma in via Giacomo Bresadola 45 quartiere Centocelle Prenestino.

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