LESIONE DEL MENISCO: CAUSE, SINTOMI E TRATTAMENTI

Lesione del menisco, cause sintomi e cure. Centro medico FisioMedica IGEA.

LESIONE DEL MENISCO: CAUSE, SINTOMI E TRATTAMENTI

Oggi vogliamo parlare della lesione del menisco nel ginocchio facendo un focus sulle cause della lesione, le terapie più comuni e la riabilitazione post operatoria. Il ginocchio è situato nella parte mediana della gamba, ed è un’articolazione. Ciò significa che la sua funzione è quella di fungere da raccordo tra la coscia e il polpaccio, e permette alle gambe di piegarsi, ruotare e distendersi. Proprio per la sua funzione centrale nel movimento della gamba e la grande usura a cui è sottoposta nel corso dell’intera esistenza, questa delicata articolazione è soggetta a problemi e malattie, nonché a malformazioni o degenerazioni. Le strutture che compongono le nostre ginocchia sono:

  1. Legamenti: strutture fibrose di sostegno che rendono stabile l’articolazione. In tutto sono 4: collaterale mediale (Lcm), collaterale laterale (Lcl), crociato anteriore (Lca) e crociato posteriore (Lcp);
  2. Menischi: strutture cartilaginee che danno fluidità ai movimenti. Sono due, uno mediano e uno laterale, strategicamente situati tra il femore e la tibia permettendone lo scivolamento l’una sull’altra senza traumi. In pratica fungono un po’ da ammortizzatori;
  3. Muscoli: come i legamenti, anche i muscoli che si collegano al ginocchio ne garantiscono la stabilità, forniscono sostegno e naturalmente spinta al movimento. Sono due: il quadricipite nella parte anteriore dell’articolazione, e il bicipite femorale in quella posteriore;
  4. Ossa: sono 4, e precisamente:
  • Femore, l’osso della parte superiore della gamba (coscia);
  • Tibia, l’osso centrale della gamba;
  • Perone, l’osso più sottile parallelo alla tibia e laterale rispetto a questa;
  • Rotula, un osso rotondo delle dimensioni di un sasso che serve da protezione all’articolazione, specialmente quando ci inginocchiamo.

Lesione del Menisco. Centro FisioMedica IGEA. Centocelle, Prenestino, Roma.

Per distribuire al meglio il carico di lavoro, sulla parte superiore della tibia sono presenti due piccoli cuscinetti fibro-cartilaginei: i menischi. I menischi sono due per ogni gamba ed hanno una forma leggermente diversa tra loro:

  • il menisco mediale, menisco interno è di piccole dimensioni, a forma di mezzaluna;
  • il menisco laterale, menisco esterno è di dimensioni maggiori, dalla forma allungata.

Lesione del menisco. Centro medico FisioMedica IGEA. Roma, Centocelle, Prenestino.

La loro principale funzione è di ammortizzare i piccoli traumi cui le ginocchia sono esposte, minimizzando l’attrito fra le superfici articolari: se non ci fossero, femore e tibia sfregherebbero l’uno contro l’altra, causando dolorose infiammazioni al Paziente ed andando incontro a un rapido deterioramento. A volte la lesione dei menischi è concomitante con quella legamentosa, come nel caso della “triplice lesione mediale” che coinvolge: menisco mediale, legamento crociato anteriore e legamento collaterale mediale. La rottura del menisco è molto comune in alcuni sport che prevedono movimenti non ordinari, come cambi di direzione molto rapidi. Gli atleti che praticano basket, calcio, rugby o sci sono maggiormente interessati a questo tipo di lesione. Tuttavia, la lesione – anche se meno di frequente – può verificarsi anche con l’avanzare dell’età, in quanto l’invecchiamento cellulare indebolisce le strutture del nostro corpo. Le lesioni del menisco non sono sempre semplici da riconoscere. In caso di trauma, il Paziente può avvertire uno schiocco o un rumore, ma accade spesso che non vi sia un segnale diretto. A meno che la lesione non sia conseguenza di un infortunio più ampio, il dolore si manifesta gradualmente nella parte mediale o laterale del ginocchio, nelle fasi successive, e può essere accompagnato da un significativo gonfiore dell’articolazione. Il dolore aumenta particolarmente nel movimento di rotazione esterna o interna, nel movimento di massima flessione (se sono lesionate le corna posteriori del menisco) o di massima estensione (se sono lesionate le corna anteriori), nelle manovre di stress in valgismo o varismo con ginocchio semi flesso. Quest’ultimo test è molto più specifico per le lesioni dei legamenti collaterali. La lesione dei legamenti, così come nel caso del menisco può comprendere sia il legamento crociato anteriore e quello posteriore, o uno dei due. Il legamento crociato anteriore è più soggetto a lesionarsi, ed è uno dei traumi più frequenti nel mondo del calcio. A differenza dei menischi, per i legamenti crociati, le problematiche degenerative senza evidente causa traumatica sono molto meno frequenti. La sintomatologia è rappresentata da dolore sia alla palpazione che al movimento, instabilità dell’articolazione (soprattutto nei movimenti di traslazione antero-posteriore: questo segno clinico è caratteristico delle lesioni dei legamenti crociati), difficoltà al movimento sia attivo che passivo.

Diagnosi lesione del menisco

Se c’è il sospetto di una lesione del menisco, è molto importante consultare uno specialista, che sarà in grado di individuare il tipo di lesione o di capire se bensì si tratti di un’infiammazione del menisco. La diagnosi si verifica di solito attraverso la risonanza magnetica; altre indagini diagnostiche, come la radiografia, si utilizzano nel caso si sospettino danni anche alle ossa. Gonfiore e dolore acuto sono però un ostacolo notevole per effettuare una corretta diagnosi ed è per questo che spesso è consigliabile aspettare 10-15 giorni dal trauma prima di effettuare gli accertamenti diagnostici. Se si sospetta un’infiammazione del menisco, si consiglia di mettersi immediatamente a riposo, per evitare che si verifichino ulteriori danni. Applicare del ghiaccio sulla parte anatomica interessata dal trauma è sempre una buona idea, perché rallenta il processo di infiammazione. Ovviamente, i farmaci antinfiammatori sono importanti alleati di chi è infortunato, anche per combattere il dolore, che nei primi giorni può essere piuttosto intenso.

Trattamento fisioterapico della lesione del menisco

La fisioterapia conservativa si avvale dell’integrazione di:

  • Tecniche manuali: che hanno l’obbiettivi di migliorare il movimento articolare e dei tessuti molli;
  • Mezzi fisici ad alta tecnologia: come Laserterapia Nd:Yag, Tecarterapia, Correnti antalgiche T.E.N.S., Ultrasuoni, Crioultrasuoni;
  • Esercizi e posture: hanno lo scopo di recuperare la forza muscolare, e soprattutto il controllo motorio dell’articolazione, che in particolare nei casi di lesione legamentosa risulta essere uno dei fattori più delicati da riabilitare.

La fisioterapia pre e post operatoria utilizza gli stessi elementi in modalità differenti. Eseguire un ciclo di fisioterapia preparatoria è importantissimo per due motivi:

  1. riduce i tempi di recupero preoperatorio;
  2. prepara il Paziente non solo all’operazione ma al percorso terapeutico che dovrà effettuare subito dopo, che nel caso del legamento crociato anteriore ha una durata minima di 4 mesi.

Intervento chirurgico

L’intervento chirurgico al menisco viene eseguito nel caso di una lesione del menisco particolarmente grave o solo dopo il fallimento del trattamento conservativo. Viene condotta per via artroscopica e consiste fondamentalmente nei seguenti tipi di intervento:

Meniscectomia selettiva: Questo tipo di intervento consiste nell’asportazione del frammento danneggiato e prevede un ricovero brevissimo. I tempi di recupero sono però diversi a seconda che si tratti di una meniscectomia mediale o laterale.

Sutura meniscale: Se le dimensioni e la sede della lesione lo consentono, il chirurgo eseguirà una riparazione del menisco mediante una sutura. Il trattamento riabilitativo sarà decisamente più lungo rispetto ad un semplice intervento di meniscectomia mediale.

Impianto di scaffold meniscale (menisco artificiale): È una tecnica chirurgica che sta diventando sempre più diffusa e che porta risultati molto promettenti. L’impianto di scaffold meniscale consiste nell’introduzione per via artroscopica di una protesi meniscale sintetica in grado di favorire una rigenerazione di tessuto meniscale nuovo ritardando così l’insorgenza dell’artrosi.

Impianto di menisco da donatore: Si tratta della tecnica chirurgica che prevede l’impianto di un menisco ottenuto da un donatore, che viene suturato all’interno del ginocchio del ricevente.

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