MASTOPATIA FIBROCISTICA: SINTOMI E DIAGNOSI

Mastopatia fibrocistica Centro FisioMedica IGEA di Roma.

MASTOPATIA FIBROCISTICA: SINTOMI E DIAGNOSI

Mastopatia fibrocistica Centro FisioMedica IGEA di Roma.La mastopatia fibrocistica è una displasia benigna, ovvero un’alterazione benigna dei tessuti del seno, piuttosto comune nelle donne tra i 30 ed i 50 anni, ma che può interessare anche le donne in età menopausale, soprattutto nel caso in cui si faccia uso della terapia ormonale sostitutiva. La mastopatia fibrocistica non rappresenta quindi una condizione preneoplastica, pertanto non costituisce un fattore di rischio, né aumenta le probabilità di insorgenza di un tumore al seno.

Il quadro clinico risulta caratterizzato dalla presenza di aree fibrose nel tessuto mammario e dalla comparsa di Noduli e Cisti di varia dimensione, apprezzabili anche alla palpazione.

I sintomi che accompagnano la mastopatia fibrocistica comprendono senso di tensione al seno e dolore mammario, tipicamente accentuati nel periodo premestruale. La dolorabilità può essere avvertita anche quando il seno viene in qualche modo compresso, ad esempio durante il sonno o l’attività fisica. Talvolta, la sintomatologia dolorosa può estendersi anche al braccio.

Le cause non sono ancora completamente chiare. Quest’alterazione è comunque correlata alle variazioni dell’equilibrio ormonale fra estrogeni e progestinici (ormoni prodotti dalle ovaie) nelle diverse fasi del ciclo mestruale e ad un processo cumulativo di cicli ormonali mensili ripetuti e dall’accumulo di liquidi, cellule e detriti cellulari all’interno del seno. La mastopatia fibrocistica è infatti considerata una condizione “parafisiologica” ossia quasi normale. Ne soffrono maggiormente le donne con ricca componente ghiandolare; esiste una probabilità più elevata per chi non ha mai avuto gravidanze o in caso di familiarità.

Molti ormoni, oltre agli estrogeni e al progesterone svolgono un ruolo importante nel causare il seno fibrocistico. La prolattina, il fattore di crescita, l’insulina e l’ormone tiroideo sono alcuni degli altri principali ormoni prodotti al di fuori del tessuto mammario che agiscono in modo importante sul seno. Inoltre, il seno stesso produce prodotti ormonali dalle sue cellule ghiandolari e adipose. I segnali rilasciati da questi prodotti ormonali vengono inviati alle cellule mammarie vicine e possono anche aumentare gli effetti degli estrogeni e del progesterone.

I sintomi: come riconoscere la mastopatia fibrocistica

Sebbene molte donne con seno fibrocistico non abbiano sintomi, alcune avvertono dolore al seno, tenerezza e nodosità, specialmente nella parte superiore ed esterna del seno. I sintomi tendono ad essere più fastidiosi appena prima delle mestruazioni. I sintomi comprendono:

  • senso di tensione della mammella;
  • dolore mammario (mastodinia) con estensione anche al braccio;
  • aumento della nodularità (dimensioni e/o numero dei noduli).

Tali sintomi si accentuano nel periodo premestruale ma possono durare anche tutto il mese.

Prevenire la mastopatia fibrocistica: ogni quanto fare il controllo?

La mastopatia è una condizione che non si può prevenire; non esiste quindi una dieta alimentare adatta allo scopo, anche se la limitazione dell’assunzione di caffeina e di grassi può ridurre i sintomi. La caffeina sembrerebbe contribuire sia ai sintomi che ai cambiamenti fibrocistici in questa condizione del seno, anche se non è stato ancora scientificamente stabilito alcun beneficio concreto dalla restrizione del suo consumo. Tuttavia, nelle donne con mastopatia fibrocistica è ritenuta utile una riduzione del consumo di caffeina, tenendo presente che il caffè non è l’unica fonte da cui è possibile assumerla, dal momento che anche il tè, il cioccolato e alcune bevande analcoliche la contengono. É consigliabile, ad ogni modo, tenere aggiornato il proprio medico su eventuali episodi straordinari, programmare una visita specialistica di controllo per monitorare la situazione e tenere sotto controllo eventuali complicazioni.

Come si fa la diagnosi?

La diagnosi può essere svolta sotto due diversi aspetti, ovvero clinica (autopalpazione e/o palpazione da parte del medico) e strumentale (ecografia e/o mammografia).

Ecografia mammaria: in cosa consiste?

Mastopatia fibrocistica Centro FisioMedica IGEA di Roma.L’ecografia mammaria è uno strumento diagnostico di fondamentale importanza nella valutazione delle anomalie al seno. Questa tecnica non invasiva utilizza onde sonore ad alta frequenza per produrre immagini dettagliate della mammella, consentendo ai medici di esaminare le strutture interne con precisione.

L’ecografia mammaria bilaterale è una procedura che coinvolge la valutazione simultanea di entrambe le mammelle attraverso l’uso dell’ecografia. Questo approccio consente una valutazione comparativa delle due mammelle, facilitando il rilevamento di eventuali anomalie o cambiamenti.

L’ecografia seno è un esame che fornisce informazioni dettagliate sulla struttura e sulla composizione del tessuto mammario. È particolarmente utile nella valutazione di masse o noduli sospetti rilevati durante l’esame clinico o attraverso altri metodi di screening. L’ecografia al seno è un importante strumento diagnostico utilizzato per indagare su una vasta gamma di condizioni mammarie, comprese le displasie. Questa tecnica consente una valutazione dettagliata delle anomalie tessutali e può essere utilizzata come parte integrante del processo diagnostico e di monitoraggio. Le displasie al seno rappresentano variazioni nelle cellule del tessuto mammario che possono essere classificate come atipiche ma non cancerose. Tuttavia, è importante monitorare attentamente le displasie poiché in alcuni casi possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno nel tempo.

Ecografia mammaria: come si svolge? 

Durante l’ecografia mammaria, il medico esamina attentamente le immagini per identificare eventuali segni di displasia, inclusi cambiamenti nella forma, nelle dimensioni o nella struttura del tessuto mammario. L’ecografia mammaria bilaterale consente una valutazione completa delle due mammelle, fornendo una panoramica accurata dello stato della salute mammaria della Paziente. È importante sottolineare che l’ecografia mammaria non è l’unico strumento diagnostico disponibile per la valutazione delle displasie al seno. Altri metodi di screening, come la mammografia e la risonanza magnetica, possono essere utilizzati in combinazione con l’ecografia per una valutazione completa e accurata del tessuto mammario. In conclusione, le displasie al seno sono una condizione importante da monitorare e gestire attentamente.

L’ecografia mammaria e l’ecografia mammaria bilaterale sono strumenti diagnostici cruciali che consentono una valutazione dettagliata del tessuto mammario, facilitando il rilevamento precoce di anomalie e la pianificazione di interventi terapeutici appropriati.

Se sospetti di avere una displasia al seno o hai domande sulla tua salute mammaria, consulta il tuo medico per una valutazione approfondita e raccomandazioni personalizzate.

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