SPALLA CONGELATA: COME AFFRONTARE IL DOLORE E LA RIGIDITÀ

Spalla Congelata: Come Affrontare il Dolore e la Rigidità

Spalla Congelata, Centro FisioMedica IGEA di Roma.

Cos’è la spalla congelata?

La spalla congelata, chiamata anche Frozen Shoulder o capsulite adesiva, è una malattia della spalla che provoca dolore e rigidità. Col passare del tempo, una spalla congelata diventa molto difficile da muovere e trattare. La spalla congelata si verifica circa nel 2% della popolazione. Più comunemente colpisce le persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni, e si verifica nelle donne più spesso che negli uomini.

Anatomia della spalla

La spalla è costituita da tre ossa: clavicola, scapola e omero e da una serie di muscoli e tendini che le uniscono. La clavicola è un osso sottile e lungo quasi a forma di “S”, collega lo sterno con la scapola fornendo quindi una comunicazione tra spalla e tronco. La scapola è un osso piatto, a forma di triangolo. La parte anterire presenta una concavità che viene chiamata fossa sottoscapolare, la parte posteriore presenta due fosse divise da un rilievo detto spina scapolare. L’omero è un osso del braccio che si articola nella parte superiore con la spalla, e nella parte inferiore con le due ossa (radio e ulna) che costituiscono l’avambraccio.

I muscoli più importanti della spalla sono: trapezio, infraspinato, pettorale, deltoide.

Il trapezio è un muscolo che contraendosi permette l’innalzamento della clavicola e, con essa, dell’intera spalla. L’infraspinato e il pettorale sono due muscoli concorrenti; quando si contrae il primo si distende il secondo e viceversa. L’infraspinato è un muscolo posizionato a livello della schiena ed è collegato alla scapola e all’omero grazie ai tendini. Il pettorale si trova invece sul torso ed è unito a sterno, omero e clavicola. I due muscoli permettono il movimento del braccio indietro e avanti. Il muscolo deltoide, unito a scapola, clavicola e omero contraendosi consente al braccio di compiere un movimento di allontanamento. La “cuffia dei rotatori” è il sistema muscolo-tendineo più importante della spalla perché stabilizza l’arto superiore al cingolo scapolo-omerale e permette i movimenti di abduzione e rotazione. Il sistema della cuffia dei rotatori è formato da quattro muscoli: sopraspinato, infraspinato, piccolo rotondo e sottoscapolare.

Spalla Congelata, Centro FisioMedica IGEA di Roma.

Cause di spalla congelata

Sfortunatamente non si può dire con certezza da cosa viene causata la spalla congelata o capsulite adesiva. Però possiamo constatare che in alcune casistiche, la spalla gelata è legata a traumi pregressi. Mentre in altri casi è legata a cause psicosomatiche. Approfondendo il problema sono stati svolti degli studi che hanno dimostrato un legame tra la sindrome spalla congelata e altre patologie. Quali ad esempio:

Diabete, la spalla congelata si verifica molto più spesso nelle persone che soffrono di diabete. Il 10% – 20% delle persone affette da spalla congelata soffrono di diabete. La ragione di questo non è nota.

Altre malattie, anche le malattie della tiroide, il morbo di Parkinson e le malattie cardiache sembrano avere connessioni con la spalla congelata.

Immobilizzazione. La spalla congelata può svilupparsi dopo che una spalla è stata immobilizzata per un certo periodo di tempo a causa di un intervento chirurgico, una frattura o altre lesioni. Di fatto, dopo un infortunio o un interventi chirurgico, bisognerebbe mettere in pratica tutto quello che è possibile fare per iniziare le mobilizzazioni precoci al fine di evitare la comparsa di una spalla congelata.

Spalla congelata sintomi: quali sono i principali?

I sintomi principali della patologia si possono dividere in tre fasi che sono i seguenti. In primo luogo abbiamo l’infiammazione che porta con sé un con forte dolore (diventa più intenso durante la notte soprattutto se ci appoggiamo alla spalla dolente). Poi abbiamo sicuramente la rigidità dell’articolazione. In questo caso il dolore si alleggerisce proprio a causa dell’aumento della rigidità della spalla. Quando la “frozen shoulder”, quindi la spalla, comincia a recuperare il movimento normale si inizia ad avere una riduzione della rigidità.

Diagnosi

Per diagnosticare la spalla congelata bisogna andare da un medico Ortopedico, il quale eseguirà un controllo che consisterà nell’esaminare i movimenti della spalla. Il medico sposterà la spalla con attenzione in tutte le direzioni per vedere se il movimento è limitato e se il dolore si verifica con il movimento. Le persone affette dalla spalla congelata hanno un range di movimento limitato sia attivo (cioè il movimento che fate volontariamente) che passivo (cioè il movimento che la vostra articolazione è in grado di compiere senza la volontà, con l’aiuto di un’altra persona). Ulteriori esami diagnostici possono esseri richiesti dal Medico. Come ad esempio la risonanza magnetica, l’Ecografia o i raggi- X. Questi esami daranno la possibilità di esaminare meglio il problema del blocco spalla ed eventuali altri problemi. Verranno infatti esaminate le strutture capsulari e i tendini.

Si guarisce dalla spalla congelata? Quali sono i tempi di guarigione?

La buona notizia è che dalla spalla congelata si guarisce. Come? La patologia può risolversi da sola, ma può avere un decorso più breve seguendo un percorso di riabilitazione fisioterapica. Nella prima fase i trattamenti possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione; nelle fasi successive saranno rivolti a ritrovare la mobilità dell’articolazione e a rinforzarla. Certo, ci vuole molta pazienza, perché quando si parla di capsulite adesiva i tempi di guarigione sono lunghi, soprattutto quando la situazione viene presa sotto gamba e ci si presenta dallo specialista solo quando la spalla va in blocco.

Terapia spalla congelata

Spalla Congelata, Centro FisioMedica IGEA di Roma.Questa patologia non richiede obbligatoriamente un intervento chirurgico, anzi possiamo dire che è un evento abbastanza raro.

In genere il problema della spalla bloccata migliora da solo con passare del tempo, anche se le tempistiche di guarigione sono piuttosto lunghe. Potrebbero essere necessari anche 3 anni e quindi sarebbe meglio svolgere un trattamento specifici per cercare di risolvere più velocemente la spalla congelata.

L’obiettivo del trattamento è quello di controllare il dolore e ripristinare il movimento e la forza attraverso la fisioterapia.

Più del 90 % dei Pazienti migliora con trattamenti relativamente semplici per controllare il dolore e ripristinare il movimento.

Farmaci anti-infiammatori non steroidei. Farmaci come il Nimesulide o l’Ibuprofene (sempre dietro prescrizione del proprio Medico Curante) possono ridurre il dolore e il gonfiore.

Iniezioni di corticosteroidi. Il cortisone è una potente medicina anti-infiammatoria che viene iniettato direttamente nella spalla (questo farmaco però non può essere adoperato nei Pazienti diabetici).

Fisioterapia. Esercizi specifici aiuteranno a ripristinare il movimento. Questi possono essere eseguiti sotto la supervisione di un fisioterapista o tramite un programma a casa. La terapia comprende stretching e mobilizzazioni della spalla. A volte il calore viene utilizzato per contribuire a riscaldare e rendere più morbida la spalla prima gli esercizi di stretching. Terapie fisiche quali: Ultrasuoni, Laserterapia, Tecarterapia e T.E.N.S., risultano essere delle ottime soluzioni per curare la spalla congelata.

Artroscopia della spalla

Spalla Congelata, Centro FisioMedica IGEA di Roma.Si tratta di una procedura durante il quale il chirurgo ortopedico effettua delle piccole incisioni a livello della spalla con uno strumento chiamato artroscopio.

Durante l’intervento è possibile sia diagnosticare che trattare infortuni della spalla a carico dell’articolazione o della struttura muscolo-tendinea.

Dopo la procedura, che si esegue in anestesia locale, il chirurgo si impegna a recuperare la funzionalità della spalla del Paziente. I Pazienti che necessitano questo tipo trattamento hanno spesso risultati ottimi dopo l’intervento. Tuttavia questa operazione viene eletta come ultima scelta, dopo che i tentativi conservativi e non chirurgici sono andati vani.

Ecco infine alcune precauzioni che sono suggerite dai medici e delle quali bisogna tenere conto durante il periodo di riabilitazione.

Per tutti il tempo del periodo riabilitativo bisogna evitare i movimenti bruschi e deve essere evitato il sollevamento di carichi pesanti che possono sforzare la spalla. Inoltre vengono sconsigliati anche movimenti ripetitivi come ad esempio il lavaggio dei vetri, le pulizie ed anche le attività sportive.

Normalmente nella fase acuta della capsulite adesiva la spalla è meno ricettiva verso i trattamenti. Per questo motivo il senso di limitazione nei movimenti e la continua sensazione di dolore non devono abbattere il Paziente che deve continuare con la terapia (in modo particolare la fisioterapia). Si consiglia infine, durante la notte, di non dormire appoggiati sulla spalla dolente o bloccata, per evitare di peggiorare l’infiammazione, la rigidità e il dolore.

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