VISITA GINECOLOGICA: QUANDO FARLA?

Visita ginecologica a Centocelle, Prenestino, Roma.

VISITA GINECOLOGICA: QUANDO FARLA?

La visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) anche in assenza di disturbi è utile come prevenzione e controllo dello stato di salute dell’apparato genitale femminile. Fare prevenzione vuol dire infatti aver cura con regolarità del proprio benessere, oltre a seguire uno stile di vita corretto fatto di sana alimentazione, movimento e norme igieniche da rispettare. Se hai compiuto i 18 anni e hai rapporti sessuali anche saltuari, il consiglio è quello di fare una visita ginecologica all’anno. Come in tutte le visite mediche, anche durante la visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) è previsto un primo momento dedicato alle domande dello specialista alla Paziente, utili per raccogliere le informazioni necessarie a fare l’anamnesi e a delineare un quadro preciso del suo stato di salute, prima di procedere con l’esame obiettivo dei genitali esterni e l’esplorazione vaginale digitale e spesso anche con un controllo ecografico, che sarà esterno o trasnvaginale in base alle valutazioni fatte dallo specialista e che serve sia per verificare lo stato di salute dell’apparato genitale interno, utero e ovaie. L’esecuzione del pap test, quando prevista, si effettua con un esame semplice e indolore tramite un sottile bastoncino con cui lo specialista preleverà delle cellule dal collo dell’utero, divaricando la cervice uterina con un apposito strumento, lo speculum. Le cellule verranno poi fissate in un contenitore idoneo e inviate al laboratorio.

Quali sono i segnali per cui è importante sottoporsi ad una visita ginecologica?

Quali sono, quindi, oltre al sospetto di eventuali patologie o di una gravidanza, i segnali che possono indicare che è giunto il momento di prenotare una visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma)?

L’urgenza e la cadenza di una visita dal ginecologo varia in base alla presenza o meno di sintomi nelle Pazienti.

Per le Pazienti senza sintomi

Di media andrebbero effettuati 1 volta all’anno:

  • la visita ginecologica, a partire dai primi rapporti sessuali, in quanto a seguito dell’inizio della vita sessuale della donna è necessaria una diagnostica e prevenzione per il tumore al collo dell’utero. Inoltre, in questo periodo della vita della donna è importante fornire le corrette informazioni sulla contraccezione e sulle malattie sessualmente trasmesse;

  • una mammografia, al di sopra dei 40 anni;

  • il Pap Test, sempre a partire dai primi rapporti sessuali.

Nel caso, invece, di gravidanza che non riscontri particolari problematiche è consigliabile una visita ostetrica ogni 4-6 settimane.

Se si presentano sintomi

Ci sono casi in cui la visita medica va effettuata in un arco di tempo più immediato. Questo avviene quando la Paziente è affetta da una sintomatologia quale, ad esempio: dolori addominali o pelvici continui, assenza o irregolarità delle mestruazioni, mestruazioni troppo abbondanti. Nella maggioranza delle evenienze questi sintomi non sono necessariamente associati a una patologia, ma in alcuni casi, che spetta al medico valutare, possono essere anche manifestazioni di patologia ginecologica o emergenze ostetrico-ginecologiche come quelle riportate in questo elenco a titolo di esempio:

  • patologie degli annessi o dell’utero;

  • squilibri ormonali;

  • disturbi dello sviluppo puberale;

  • malformazioni genitali;

  • sintomi di aborto in gravidanza misconosciuta;

  • sintomi di gravidanza extrauterina.

Il medesimo discorso è valido anche per una sintomatologia a carico della mammella, come ad es., dolore e galattorrea (un’anomala secrezione di latte dal capezzolo), che può richiedere accertamenti da effettuare nel momento in cui si riscontri la problematica.

Il periodo del mese in cui effettuare la visita ginecologica?

Il momento in cui effettuare la visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) dipende dalla circostanza:

  • i controlli di routine sono preferibili quando la donna non è mestruata;

  • se si manifestano sintomi (es. mestruazione abbondante o emorragica, un dolore improvviso e costante a livello ovarico o uterino etc.), occorre recarsi dal ginecologo appena possibile, anche in presenza di ciclo mestruale.

Le tecniche diagnostiche e i test ginecologici più importanti

Pap Test: si tratta di un test di screening che consiste nel prelevare con strumenti appositi le cellule che si trovano sul collo dell’utero e all’interno del canale cervicale. Il materiale viene posto in una provetta apposita e analizzato al microscopio. Tale metodica è un importante test di screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina.

Esami microbiologici: tampone vaginale, endocervicale ed endouretrale per la ricerca di germi comuni, chlamydia, ureaplasmi, micoplasmi, gonococco, trichomonas.

Vulvoscopia: consiste nell’osservazione con lente d’ingrandimento della vulva, per evidenziare alcune patologie e lesioni (lichen scleroso, condilomi vulvari etc.).

Colposcopia: consiste nell’osservazione, con strumento chiamato colposcopio, della mucosa della vagina e della cervice uterina. È indicato eseguire la colposcopia alla presenza di un Pap Test anomalo o all’osservazione con lo speculum di aree sospette.

Ecografia: può essere trans addominale, eseguita con la vescica piena, e transvaginale, con una particolare sonda che viene inserita in vagina e permette la visualizzazione più ravvicinata e dettagliata degli organi pelvici.

Sonoisterografia: è un esame che consente la visualizzazione ecografica della cavità dell’utero e delle tube; consiste nell’iniettare in regime ambulatoriale, pochi cc di soluzione fisiologica nella cavità uterina, tramite un piccolo catetere posizionato in utero per via transcervicale. La cavità uterina così distesa può essere studiata tramite ecografia transvaginale, permettendo la valutazione della pervietà tubarica.

Isterosalpingografia: è un esame che consente un’analisi morfologica dell’utero e delle tube. Consiste nell’iniezione di un mezzo di contrasto all’interno della cavità uterina, per via trans cervicale attraverso un apposito catetere, quindi nell’esecuzione di alcune radiografie per visualizzare la cavità uterina e le tube, ottenendo delle immagini in negativo di tali strutture.

Isteroscopia: consiste nell’osservazione della cavità uterina mediante l’introduzione all’interno del canale cervicale e dell’utero di uno strumento rigido chiamato isteroscopio. L’esame è effettuato in caso di sospetto di patologia all’interno della cavità dell’utero.

Videolaparoscopia diagnostica: è un test eseguito in condizioni molto particolari, in quanto è un vero e proprio intervento chirurgico che consiste nell’introduzione di una sonda a fibre ottiche all’interno dell’addome dopo aver eseguito una piccola incisione a livello ombelicale.

Mammografia: rappresenta ancora oggi il miglior metodo di screening per le lesioni neoplastiche della mammella. È possibile identificare le lesioni tumorali non ancora palpabili. L’ecografia mammaria trova indicazione per lo studio della mammella se la donna ha meno di quarant’anni e viene utilizzata a completamento della mammografia o per la biopsia di lesioni precedentemente riscontrate.

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Check up Ginecologico

Effettuare dei Check up salute periodicamente e regolarmente rappresenta un'ottima pratica che consente di rilevare i fattori di rischio nelle loro prime fasi, e dunque trattare precocemente gli eventuali fattori di rischio con cambiamenti nello stile di vita ed opportune terapie farmacologiche prima che possano portare allo sviluppo di malattie.

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