VISITA GINECOLOGICA: QUANDO FARLA?
Prevenzione e periodiche visite di controllo sono essenziali a qualunque età. Anche sul piano ginecologico bisogna prestare particolare attenzione ed effettuare periodiche visite di controllo dal ginecologo. Soprattutto in età fertile è molto importante effettuare tempestivamente la prima visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) per valutare lo stato di salute dell’apparato genitale e sfatare miti e perplessità sul ciclo mestruale e sulla sessualità. La visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) è un appuntamento che ogni donna deve fissare con regolarità per preservare lo stato di salute del proprio apparato genitale e il funzionamento degli organi riproduttivi. Le pazienti in età fertile possono rivolgersi al ginecologo per disturbi del ciclo mestruale, per scegliere il sistema di contraccezione più idoneo o per risolvere problemi di fertilità. Anche in caso di problemi che riguardano la sfera sessuale, come la presenza di dolore durante i rapporti, è importante rivolgersi a un professionista che potrà individuare o escludere la presenza di patologie come l’endometriosi o di cisti, polipi e fibromi. Anche la fase della menopausa richiede controlli ginecologici periodici con ecografia e pap test da fare anche in assenza di sintomi.
Quali sono i segnali per cui è importante sottoporsi ad una visita ginecologica?
Quali sono, quindi, oltre al sospetto di eventuali patologie o di una gravidanza, i segnali che possono indicare che è giunto il momento di prenotare una visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma)? L’urgenza e la cadenza di una visita dal ginecologo varia in base alla presenza o meno di sintomi nelle Pazienti.
Per le Pazienti senza sintomi
Di media andrebbero effettuati 1 volta all’anno:
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la visita ginecologica, a partire dai primi rapporti sessuali, in quanto a seguito dell’inizio della vita sessuale della donna è necessaria una diagnostica e prevenzione per il tumore al collo dell’utero. Inoltre, in questo periodo della vita della donna è importante fornire le corrette informazioni sulla contraccezione e sulle malattie sessualmente trasmesse;
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una mammografia, al di sopra dei 40 anni;
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il Pap Test, sempre a partire dai primi rapporti sessuali.
Nel caso, invece, di gravidanza che non riscontri particolari problematiche è consigliabile una visita ostetrica ogni 4-6 settimane.
Se si presentano sintomi
Ci sono casi in cui la visita medica va effettuata in un arco di tempo più immediato. Questo avviene quando la Paziente è affetta da una sintomatologia quale, ad esempio: dolori addominali o pelvici continui, assenza o irregolarità delle mestruazioni, mestruazioni troppo abbondanti. Nella maggioranza delle evenienze questi sintomi non sono necessariamente associati a una patologia, ma in alcuni casi, che spetta al medico valutare, possono essere anche manifestazioni di patologia ginecologica o emergenze ostetrico-ginecologiche come quelle riportate in questo elenco a titolo di esempio:
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patologie degli annessi o dell’utero;
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squilibri ormonali;
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disturbi dello sviluppo puberale;
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malformazioni genitali;
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sintomi di aborto in gravidanza misconosciuta;
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sintomi di gravidanza extrauterina.
Il medesimo discorso è valido anche per una sintomatologia a carico della mammella, come ad es., dolore e galattorrea (un’anomala secrezione di latte dal capezzolo), che può richiedere accertamenti da effettuare nel momento in cui si riscontri la problematica.
Nel caso di malattie conclamate o fattori di rischio
Nel caso di Pazienti con familiarità positiva o che abbiano già riscontrato patologie a carico dell’apparato genitale o mammario le visite ginecologiche e/o senologiche saranno più frequenti e stabilite dagli specialisti di riferimento, a seconda delle particolarità del caso. Nell’eventualità di malattie legate alla gravidanza fra cui, per citarne alcune, diabete e ipertensione gestazionale, il medico valuterà allo stesso modo di effettuare visite più ravvicinate o di riferire la Paziente a centri specializzati per la patologia della gravidanza.
Le principali patologie ginecologiche
Vediamo le malattie e disfunzioni che interessano gli organi della riproduzione più comuni nella vita di una donna sia in età fertile sia dopo la menopausa.
Alterazioni del ciclo mestruale: amenorrea (scomparsa delle mestruazioni), ipermenorrea (mestruazioni troppo abbondanti), polimenorrea (mestruazioni ravvicinate), perdite ematiche tra un ciclo e l’altro (metrorragia) e mestruazioni dolorose (dismenorrea);
Cisti ovariche. Si tratta di formazioni di varia natura (liquide o solide, benigne o maligne) che si presentano sulle ovaie. Per la maggior parte sono benigne e si risolvono spontaneamente, ma è meglio effettuare degli esami per sicurezza;
Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Questa patologia determina la comparsa di cisti nelle ovaie e scompensi ormonali, comportando iperandrogenizzazione (come l’eccessiva comparsa di peli, o irsutismo), ritardo mestruale (oligomenorrea) e infertilità, oltre a favorire l’ansia, la tendenza al sovrappeso e l’insulino-resistenza, aumentando la probabilità di sviluppare diabete di tipo II e obesità. Si stima che la PCOS colpisca almeno una donna su 4;
Endometriosi. Malattia che provoca dolore e infertilità, è provocata dalla formazione anomala di tessuto endometriale (la mucosa uterina) che “invade” gli organi annessi, in particolare le ovaie e le tube di Falloppio, formando dolorose aderenze. Circa l’11% delle donne ne è affetta, soprattutto fra i 30 e i 40 anni, spesso senza diagnosi;
Infiammazioni. Fra i sintomi vi sono prurito, rossore, secrezioni vaginali eccessive, urinazione dolorosa. Le più comuni sono la vaginite (infiammazione della parete vaginale), la vulvite (della vulva), la cervicite (che colpisce la cervice, la porzione inferiore dell’utero) e la malattia infiammatoria pelvica (PID, che colpisce ovaie, tube di Falloppio e/o utero);
Infezioni. In genere provocano infiammazione, bruciore, perdite dai colori insoliti e dagli odori sgradevoli, ma possono anche essere asintomatiche. Quasi tutte le donne nel corso della vita presentano almeno una volta un’infezione ai genitali esterni. Se non trattate opportunamente e in tempo, queste infezioni possono estendersi alle vie urinarie e/o agli altri organi riproduttivi. Tra le cause di infezioni:
- In genere derivano dai microrganismi che vivono sulla nostra pelle, il microbiota, che divengono patogeni a causa di cambiamenti ormonali, stress, cattiva o eccessiva igiene;
- Le infezioni sessualmente trasmissibili: gonorrea, candidosi, tricomoniasi eccetera. Fra i microrganismi sessualmente trasmessi sono particolarmente importanti i virus del papilloma umano (HPV) e l’Herpes simplex (HSV), che causano neoplasie;
Tumori. Il più diffuso è il cancro al seno, che costituisce un terzo di tutti i tumori nelle donne. Si stima che in Italia colpisca una donna su 8, in genere dopo la menopausa. Il secondo tumore più comune nelle donne è quello alla cervice, che presenta sintomi soltanto quando la malattia è avanzata, per questo lo screening è fondamentale. Seguono il cancro al collo dell’utero e all’utero, quello alle ovaie e il tumore a vulva e vagina, più raro;
Fibromi (o miomi) uterini: si tratta di neoformazioni benigne che possono assumere dimensioni considerevoli e compromettere la fertilità nelle donne giovani. In genere, però, sono più comuni in fase precedente o successiva alla menopausa;
Menopausa precoce. La menopausa (interruzione nella produzione di cellule uovo e riduzione nella produzione degli ormoni sessuali) si presenta in genere intorno ai 50 anni. È anticipata fra i 40 e i 45 anni, è precoce prima dei 40 anni. Spesso è conseguenza di terapie oncologiche o alcune operazioni chirurgiche come la rimozione parziale o totale dell’utero (isterectomia);
Prolasso utero-vaginale e/o incontinenza urinaria: patologie estremamente problematiche legate alla menopausa e all’invecchiamento, prodotte dal cedimento del pavimento pelvico, struttura di sostegno degli organi riproduttivi e delle vie urinarie femminili.
Come si svolge la visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma)
La visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) anche in assenza di disturbi è utile come prevenzione e controllo dello stato di salute dell’apparato genitale femminile. Fare prevenzione vuol dire infatti aver cura con regolarità del proprio benessere, oltre a seguire uno stile di vita corretto fatto di sana alimentazione, movimento e norme igieniche da rispettare. Se hai compiuto i 18 anni e hai rapporti sessuali anche saltuari, il consiglio è quello di fare una visita ginecologica all’anno. Come in tutte le visite mediche, anche durante la visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) è previsto un primo momento dedicato alle domande dello specialista alla Paziente, utili per raccogliere le informazioni necessarie a fare l’anamnesi e a delineare un quadro preciso del suo stato di salute, prima di procedere con l’esame obiettivo dei genitali esterni e l’esplorazione vaginale digitale e spesso anche con un controllo ecografico, che sarà esterno o trasnvaginale in base alle valutazioni fatte dallo specialista e che serve sia per verificare lo stato di salute dell’apparato genitale interno, utero e ovaie. L’esecuzione del pap test, quando prevista, si effettua con un esame semplice e indolore tramite un sottile bastoncino con cui lo specialista preleverà delle cellule dal collo dell’utero, divaricando la cervice uterina con un apposito strumento, lo speculum. Le cellule verranno poi fissate in un contenitore idoneo e inviate al laboratorio.
Il periodo del mese in cui effettuare la visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma)?
Il momento in cui effettuare la visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma) dipende dalla circostanza:
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i controlli di routine sono preferibili quando la donna non è mestruata;
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se si manifestano sintomi (es. mestruazione abbondante o emorragica, un dolore improvviso e costante a livello ovarico o uterino etc.), occorre recarsi dal ginecologo appena possibile, anche in presenza di ciclo mestruale.
Le tecniche diagnostiche e i test ginecologici più importanti
Pap Test: si tratta di un test di screening che consiste nel prelevare con strumenti appositi le cellule che si trovano sul collo dell’utero e all’interno del canale cervicale. Il materiale viene posto in una provetta apposita e analizzato al microscopio. Tale metodica è un importante test di screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina.
Esami microbiologici: tampone vaginale, endocervicale ed endouretrale per la ricerca di germi comuni, chlamydia, ureaplasmi, micoplasmi, gonococco, trichomonas.
Vulvoscopia: consiste nell’osservazione con lente d’ingrandimento della vulva, per evidenziare alcune patologie e lesioni (lichen scleroso, condilomi vulvari etc.).
Colposcopia: consiste nell’osservazione, con strumento chiamato colposcopio, della mucosa della vagina e della cervice uterina. È indicato eseguire la colposcopia alla presenza di un Pap Test anomalo o all’osservazione con lo speculum di aree sospette.
Ecografia: può essere trans addominale, eseguita con la vescica piena, e transvaginale, con una particolare sonda che viene inserita in vagina e permette la visualizzazione più ravvicinata e dettagliata degli organi pelvici.
Sonoisterografia: è un esame che consente la visualizzazione ecografica della cavità dell’utero e delle tube; consiste nell’iniettare in regime ambulatoriale, pochi cc di soluzione fisiologica nella cavità uterina, tramite un piccolo catetere posizionato in utero per via transcervicale. La cavità uterina così distesa può essere studiata tramite ecografia transvaginale, permettendo la valutazione della pervietà tubarica.
Isterosalpingografia: è un esame che consente un’analisi morfologica dell’utero e delle tube. Consiste nell’iniezione di un mezzo di contrasto all’interno della cavità uterina, per via trans cervicale attraverso un apposito catetere, quindi nell’esecuzione di alcune radiografie per visualizzare la cavità uterina e le tube, ottenendo delle immagini in negativo di tali strutture.
Isteroscopia: consiste nell’osservazione della cavità uterina mediante l’introduzione all’interno del canale cervicale e dell’utero di uno strumento rigido chiamato isteroscopio. L’esame è effettuato in caso di sospetto di patologia all’interno della cavità dell’utero.
Videolaparoscopia diagnostica: è un test eseguito in condizioni molto particolari, in quanto è un vero e proprio intervento chirurgico che consiste nell’introduzione di una sonda a fibre ottiche all’interno dell’addome dopo aver eseguito una piccola incisione a livello ombelicale.
Mammografia: rappresenta ancora oggi il miglior metodo di screening per le lesioni neoplastiche della mammella. È possibile identificare le lesioni tumorali non ancora palpabili. L’ecografia mammaria trova indicazione per lo studio della mammella se la donna ha meno di quarant’anni e viene utilizzata a completamento della mammografia o per la biopsia di lesioni precedentemente riscontrate.
Come ci si prepara a una visita ginecologica?
Nei 2 giorni prima della visita ginecologica (a Centocelle, Prenestino, Roma), in particolare se si è consapevoli che si verrà sottoposte a dei test, ci si dovrebbe astenere dai rapporti sessuali ed evitare creme e gel vaginali (deodoranti intimi, prodotti spermicidi, lavande, ovuli o schiume vaginali di qualunque tipo), a meno che siano stati prescritti dal medico. I rapporti sessuali e questi prodotti possono infatti alterare gli esiti dei test.
È preferibile farsi visitare quando non si hanno le mestruazioni (almeno a 3 giorni di distanza dalla fine del flusso di sangue e a 7 giorni prima dall’inizio delle successive mestruazioni), dato che la maggior parte degli esami ginecologici non può essere effettuata in questa condizione. Bisogna segnalare la presenza di una gravidanza, soprattutto se precoce, quando se ne è consapevoli, nel caso in cui vi siano incompatibilità con degli esami (anche se in genere non ve ne sono). Ci si dovrebbe portare sempre le proprie cartelle cliniche precedenti; può essere utile portare anche un diario in cui ci si segna la frequenza del ciclo mestruale.
È consigliato non andare da sole alla visita ginecologica, per ottenere supporto nel caso in cui non ci si senta a proprio agio. In ogni caso è bene che la Paziente parli delle proprie preoccupazioni o paure e che segnali quando prova dolore, così che il professionista possa tranquillizzarla. È fondamentale segnalare eventuali allergie, ad esempio al lattice.
FisioMedica IGEA: il tuo Centro Medico di Fiducia
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Check up Ginecologico
Effettuare dei Check up salute periodicamente e regolarmente rappresenta un'ottima pratica che consente di rilevare i fattori di rischio nelle loro prime fasi, e dunque trattare precocemente gli eventuali fattori di rischio con cambiamenti nello stile di vita ed opportune terapie farmacologiche prima che possano portare allo sviluppo di malattie.
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