FRATTURA DELLE COSTOLE: CAUSE, SINTOMI E TRATTAMENTI
Le costole (frattura delle costole) sono ossa curve e piatte che formano la gabbia toracica. Sono estremamente leggere, flessibili, ma altamente resistenti; contribuiscono alla protezione degliorgani toracici interni. Le costole, insieme allo sterno anteriormente e alle vertebre posteriormente costituiscono la gabbia toracica, una struttura a protezione di cuore e polmoni. Situata nella parte superiore del corpo umano, esattamente tra collo e diaframma, la gabbia toracica comprende:
- Posteriormente, 12 vertebre;
- Latero-anteriormente, 12 paia di costole (o coste);
- Anteriormente, le cartilagini costali e un osso chiamato sterno.
Ogni paio di costole origina da una delle 12 vertebre posteriori, facenti parte della gabbia toracica. Tuttavia, solo sette hanno un’articolazione diretta con lo sterno. Le costole possono essere assegnate a uno dei due tipi distinti; costole vere e costole false. Le costole da una a sette sono considerate vere costole e si attaccano direttamente allo sterno tramite la propria cartilagine costale. Le costole da otto a dieci sono definite costole false e sono collegate allo sterno indirettamente tramite la cartilagine della costola sopra di esse. Le ultime due paia di costole sono costole fluttuanti e la cartilagine di queste costole tende a terminare all’interno della muscolatura addominale. Tra le costole ci sono numerosi muscoli, noti come muscoli intercostali. I muscoli intercostali consentono alla gabbia toracica di espandersi durante gli atti respiratori; pertanto giocano un ruolo fondamentale per l’introduzione dell’aria nei polmoni.
Frattura delle Costole: Cos’è?
La frattura delle costole è un infortunio abbastanza comune, che consiste nella rottura più o meno grave delle coste del torace. Spesso la rottura riguarda una costola soltanto; tuttavia, in casi particolarmente sfortunati, può interessare contemporaneamente diverse coste adiacenti (frattura multipla alle costole. Nella maggior parte dei casi, una costola rotta guarisce da sola in uno o due mesi. Un adeguato periodo di controllo della situazione da parte del medico, anche tramite radiografie toraciche, è importante per evitare spiacevoli complicazioni.
Il sintomo principale della frattura delle costole è il dolore che si percepisce nella zona della frattura. Questo dolore aumenta d’intensità quando:
- si fa un respiro profondo;
- si preme sulla parte lesa;
- si tossisce o si fa uno starnuto;
- ci si piega in avanti o si fa una torsione.
Le fratture delle costole sono comunemente dovute a un grave trauma contundente, come quello causato da una caduta da una certa altezza, un incidente stradale o un colpo con una mazza da baseball. Tuttavia, talvolta negli anziani affetti da osteoporosi è necessario solo un trauma minimo. La frattura in sé raramente è grave, sebbene il trauma che causa la frattura in alcuni casi provochi altri problemi, quali la contusione (contusione polmonare) o il collasso (pneumotorace) di un polmone. Un trauma che provoca la frattura delle costole inferiori può talvolta danneggiare il fegato o la milza. Maggiore è il numero delle costole fratturate, maggiori sono le probabilità che vi siano danni ai polmoni o ad altri organi. Nel caso in cui diverse costole adiacenti siano fratturate in più punti può prodursi un volet costale. In presenza di un volet costale, un segmento della parete toracica è separato dalla parte restante della parete e si muove in direzione opposta quando la persona respira. La respirazione diviene maggiormente difficoltosa e faticosa. Generalmente, un trauma sufficientemente grave da causare un volet costale provoca anche una contusione del polmone sotto la zona lesionata.
Frattura delle costole e costole incrinate: sono la stessa cosa?
Una costola fratturata non è una costola incrinata. Infatti, nel primo caso, la costa è rotta e spesso anche in una posizione non naturale; una costa incrinata, invece, è “semplicemente” contusa, quindi per lo più integra e in sede corretta.
Diagnosi della frattura delle costole
- Valutazione medica;
- Il medico sospetta una frattura delle costole quando, in un punto particolare, una o più costole sono molto dolenti alla palpazione. Talvolta il medico può percepire al tatto le costole rotte con una delicata pressione sull’area lesionata. Non sempre il medico ha bisogno di confermare una frattura delle costole con una radiografia, in quanto la presenza di una frattura delle costole non cambia il modo in cui viene trattato un trauma toracico. Ciò nonostante, il medico esegue solitamente una radiografia del torace per rilevare i problemi gravi che possono accompagnare una frattura delle costole, come la contusione polmonare o il collasso polmonare. Non tutte le fratture delle costole possono essere osservate su una radiografia del torace.
Le complicanze
Se grave o non trattata, la frattura di una o più costole può comportare diverse complicazioni, tra cui:
-
Lesione dei vasi sanguigni toracici più importanti. Ciò ha luogo quando la rottura interessa le prime tre paia di costole superiori. A recare danno all’aorta o agli altri grossi vasi del torace è uno dei due monconi ossei appuntiti, risultanti dalla frattura.
-
Lesione a carico di uno dei polmoni. Le costole che, se fratturate, possono danneggiare i polmoni sono quelle situate a metà della gabbia toracica. Come in precedenza, a “pungere” i polmoni è uno dei due monconi ossei appuntiti, che si creano dopo la rottura scomposta dell’osso.
La principale conseguenza di una costola che lede un polmone è il collasso del polmone stesso, dovuto all’ingresso di aria e sangue nella cavità pleurica. In medicina, tale condizione è nota anche come pneumotorace (PNX). -
Lesione a carico di milza, fegato o reni. Questi tre organi sono a rischio di danneggiamento quando la frattura interessa le costole inferiori ed è tale da creare delle estremità molto appuntite.
-
Polmonite e altri disturbi a livello polmonare. L’incapacità di respirare profondamente, perché tale azione provoca dolore, può portare all’insorgenza di un’infiammazione polmonare anche grave
Principali trattamenti
Il trattamento per una frattura delle costole è simile a quello delle costole incrinate: in generale, pertanto, si basa principalmente sul riposo e sull’assunzione di farmaci antidolorifici, ma a volte anche rilassanti muscolari. Quando si tratta una frattura costale isolata e non spostata, il trattamento prevede, essenzialmente, l’assunzione di antidolorifici per alleviare il dolore e il riposo per dieci giorni: in questo modo si protegge la costola da ulteriori traumi e si permette al corpo di riparare la frattura in maniere corretta. Per una frattura delle costole non è prevista l’immobilizzazione né tramite gesso né tramite doccia gessata. La fondamentale mobilità delle costole deve essere, infatti, preservata per permettere la respirazione. Il ghiaccio può ridurre gonfiore e dolore e aiutare a prevenire ulteriori danni ai tessuti.
Il trattamento per recuperare una frattura costale dipende da diversi fattori, come l’entità della frattura, il numero di costole coinvolte, il loro possibile spostamento, la presenza o meno di frammento costale, lo sviluppo o meno di uno pneumotorace o di una contusione polmonare. L’ospedalizzazione può essere necessaria quando la frattura delle costole provoca una grave insufficienza respiratoria o la lesione degli organi intra-addominali, in particolare milza e fegato. Nel caso non fosse necessaria l’ospedalizzazione, passato il periodo di riposo, il fisioterapista può aiutare a ripristinare la normale mobilità e, successivamente, indicare un’accurata ginnastica posturale con esercizi di riabilitazione respiratoria mirati a ripristinare la capacità polmonare e rinforzare la muscolatura deputata alla respirazione.
Per i primi giorni può essere di aiuto dormire con il busto un po’ sollevato.
Si sconsiglia l’applicazione di bendaggi stretti che possano impedire al torace di espandersi e di stare sdraiati o senza muoversi per lunghi periodi. Inoltre, è sconsigliato trascinare o sollevare oggetti pesanti quando si avverte che il dolore si è attenuato per non prolungare i tempi di recupero. È anche il caso di smettere di fumare durante il periodo di guarigione.
Occorre rivolgersi al medico di famiglia se il dolore non si attenua nel giro di poche settimane. Il medico potrà indicare l’assunzione di antidolorifici più forti e prevedere un ricovero in ospedale, se c’è necessità di ulteriori trattamenti o indagini.
È il caso di rivolgersi immediatamente al medico nei seguenti casi:
- respiro debole
- dolore toracico in aumento
- dolore all’addome o alla spalla
- sangue nell’espettorato (secrezioni emesse con la tosse)
- secrezioni mucose gialle o verdastre con la tosse
- temperatura pari o superiore ai 38 gradi
In questi casi, infatti, potrebbe essersi sviluppata un’infezione toracica oppure la frattura della costola potrebbe aver danneggiato un polmone, causando uno pneumotorace, o aver lesionato altri organi come il fegato o la milza.
FisioMedica IGEA: il tuo Centro Medico di Fiducia
Hai una domanda? Chiamaci ora!
Per maggiori informazioni potete contattarci al numero 06.45.777.400 o recarvi di persona presso il nostro Centro Medico, sito a Roma in Via Giacomo Bresadola 45 zona Centocelle, facilmente raggiungibile mediante Metro C o limitrofi di Roma Est, Prenestina, Casilina, Collatina, Allessandrino e Quarticciolo.
Fisioterapia e Riabilitazione
Un’ampia offerta di servizi terapeutici e riabilitativi, 420 mq di struttura accogliente, per un progetto innovativo di recupero e rimessa in Salute. Una Equipe di Professionisti sempre aggiornati per progetti fisioterapici e riabilitativi individuali e pluridisciplinari.
Il testo presente in queste pagine è solo a scopo informativo. Non sostituisce in alcun caso il consiglio medico professionale, in quanto potrebbe non rappresentare la situazione di chi consulta queste pagine web. Non utilizzare queste informazioni per diagnosticare o trattare un problema di salute senza consultare un medico.