MENOPAUSA: CAUSE, SINTOMI E CURE

Menopausa, Centro FisioMedica IGEA.

MENOPAUSA: CAUSE, SINTOMI E CURE

Menopausa, Centro FisioMedica IGEA.La menopausa – come la pubertà e la gravidanza – è una delle grandi fasi di cambiamento del corpo e della psiche della donna; viene identificata come l’inizio dell’invecchiamento e interferisce in modo significativo sulla sfera sessuale e nella vita di coppia. Sul finire del periodo fertile possono intervenire disturbi ginecologici e disequilibri nel metabolismo che influiscono sulla qualità della vita: per questo la menopausa mette alla prova tutta la capacità di adattamento della donna ed è spesso vissuta in modo drammatico. Nel linguaggio comune la menopausa indica la post-menopausa, ovvero il periodo che coincide con la permanente cessazione delle mestruazioni e va considerata una stagione della vita, un percorso fisiologico dovuto al progressivo esaurimento dell’attività delle ovaie, che gradualmente perdono la capacità di produrre ormoni e ovociti. L’età di insorgenza della menopausa spontanea, cioè naturale, è variabile. Generalmente, l’età media di comparsa è intorno ai 50 anni (tra i 45 e i 53), ma in determinati soggetti può insorgere anche prima o dopo quest’età (menopausa precoce o menopausa tardiva). Se la donna è sottoposta ad asportazione delle ovaie e/o dell’utero, si parla di menopausa chirurgica. La menopausa può, inoltre, essere indotta dalla presenza di particolari patologie o da trattamenti chemioterapici o radioterapici (menopausa iatrogena).

I disturbi legati alla menopausa non riguardano tutte le donne in egual misura, e quindi la terapia dei disturbi della menopausa deve essere differenziata e personalizzata per ogni donna. Una terapia può essere quella ormonale sostitutiva, che può aiutare a migliorare la qualità di vita. Altre terapie sono in grado di agire sui singoli disturbi correlati alla carenza ormonale, per alleviare i sintomi menopausali, oltre che proteggere l’organismo dai danni a medio-lungo termine che la menopausa può comportare.

Quando calano gli estrogeni la donna è più esposta al rischio di alcune malattie serie

La diminuzione degli estrogeni può provocare alcuni disturbi e sintomi, sia di natura neurovegetativa (vampate di calore, sudorazioni profuse, palpitazioni e tachicardia, sbalzi della pressione arteriosa, disturbi del sonno, vertigini, secchezza vaginale e prurito genitale), sia di natura psicoaffettiva (irritabilità, umore instabile, affaticamento, ansia, demotivazione, disturbi della concentrazione e della memoria, diminuzione del desiderio sessuale). Le conseguenze più importanti del calo degli estrogeni sono: l’aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione) e le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi. Fino alla menopausa, infatti, le donne hanno un rischio cardiovascolare inferiore a quello degli uomini perché gli estrogeni prodotti dalle ovaie garantiscono una minore quantità di colesterolo nel sangue. Le malattie cardiovascolari rappresentano, inoltre, la principale causa di morte per la donna in menopausa, superando di gran lunga tutte le forme di neoplasie, compreso il cancro della mammella. Non dobbiamo inoltre sottovalutare l’aumento del peso corporeo, che si verifica in misura variabile in tutte le donne in menopausa e rappresenta un problema in più del 50% delle donne oltre i 50 anni. La carenza estrogenica condiziona, insieme all’età, un rallentamento del metabolismo in generale e aumenta l’appetito con una distribuzione del grasso corporeo “a mela”, cioè a livello della cintura, un sede tipica del sesso maschile, che comporta maggior rischio cardio-vascolare.

Disturbi vasomotori

Si manifestano con caratteristiche vampate di calore, hanno un’ampissima diffusione, fino al 60-90% delle donne. Il fenomeno è legato all’alterazione dell’omeostasi termoregolatoria indotta dalla carenza estrogenica, attraverso la modificazione dell’attività di alcuni neurotrasmettitori e neuromodulatori, caratterizzata nel particolare da un aumento dell’attività dell’adrenalina e da una diminuzione dell’attività della serotonina. Le vampate si manifestano come un’improvvisa sensazione di calore seguita spesso da sudorazione e senso di freddo. La loro durata media è di 3-6 minuti. Le vampate insorgono in modo spontaneo, senza necessità di un evento scatenante specifico; tuttavia alcuni fattori quali un ambiente caldo-umido e l’assunzione di caffè o di cibo piccante possono favorirne la comparsa.

Problemi di carattere psicologico

Soprattutto nel primo periodo della menopausa compare nervosismo, ansietà, irritabilità, abbassamento del tono dell’umore, difficoltà ad addormentarsi, deficit delle capacità di memoria, indecisione e mancanza di concentrazione. Questo dipende sia dallo squilibrio ormonale, che influenza alcuni neurotrasmettitori quali la serotonina sia dall’atteggiamento con il quale ogni donna si pone nei confronti della menopausa.

Apparato cardiocircolatorio e fattori di rischio

Dopo la menopausa venendo meno l’azione protettiva degli estrogeni, il rischio cardiovascolare di una donna diventa uguale a quella dell’uomo di pari età. Possono innalzarsi i livelli di pressione arteriosa, la glicemia e l’insulina di colesterolo totale e soprattutto delle LDL (associato cioè all’aterosclerosi) e tutti gli altri fattori di rischio per infarto, trombosi e ictus.

Effetti su cute e connettivo

La mancanza di estrogeni si manifesta anche e soprattutto a carico dei tessuti di rivestimento, la riduzione del collagene interessa tutti i distretti cutanei, sottocutanei e muscolari. Si accentuano le rughe, il sottocutaneo perde il tono e i muscoli, anche quelli di una donna fisicamente attiva, riducono il loro tono e trofismo.

Effetti sul metabolismo osseo

In menopausa aumenta la velocità di perdita di massa ossea con un impoverimento soprattutto a carico dell’osso trabecolare che è presente al livello delle vertebre. Questa perdita di calcio e di massa ossea è tanto più evidente quanto minore è la quantità di massa ossea nella donna prima che arrivi alla menopausa.

Palpitazioni e mal di testa

Le vampate di calore possono accompagnarsi a palpitazioni cardiache. Se questo sintomo è rilevante, è consigliabile consultare il medico al fine di verificare le condizioni di salute del cuore ed escludere eventuali problemi cardiaci. Anche l’emicrania e le altre forme di mal di testa possono peggiorare con le fluttuazioni ormonali. Se persistono è bene consultare uno specialista.

Secchezza vaginale

La riduzione dei livelli di estrogeni si traduce in un assottigliamento del rivestimento mucoso della vagina, con conseguente compromissione della corretta lubrificazione, che comporta secchezza della vagina, un sintomo che può rendere molto dolorosi i rapporti sessuali e aumentare il rischio di infezioni alla vescica. In questi casi è consigliabile utilizzare creme lubrificanti durante la penetrazione o ricorrere a terapie locali con preparati a base di estrogeni o creme emollienti allo scopo di “ammorbidire” i tessuti vaginali, rendendo più agevole il rapporto sessuale.

Capelli

I capelli spesso si assottigliano, diventano fragili e vanno incontro a maggior caduta. Anche in questo caso è consigliabile chiedere consiglio a uno specialista, per individuare il rimedio più appropriato.

Aumento ponderale

Uno delle conseguenze più frequenti e più spesso riferite con disappunto dalle donne in perimenopausa è l’aumento di peso. La diminuzione degli estrogeni comporta infatti un cambiamento del metabolismo basale con minor dispendio calorico e conseguente aumento ponderale e ridistribuzione del grasso corporeo. Nell’età menopausale è necessario, salvo rari fortunati casi, ridurre l’apporto dietetico e aumentare l’esercizio fisico. Non esistono pillole miracolose per questo problema e questo va detto chiaramente alle nostre pazienti. Preso atto delle modificazioni corporee che fanno parte del passare dell’età, la donna deve intraprendere uno stile di vita che le permetterà di mantenere una fisicità piacevole, pur iniziando il fisiologico processo di invecchiamento.

Il ruolo della ginecologia in menopausa

Alle nostre Pazienti raccomandiamoo di sottoporsi annualmente a un programma mirato di controlli e di visite mediche (non da ultima quella ginecologica) in menopausa perché questo predispone ad uno stato di maggiore benessere e può prevenire eventuali patologie: un buon rapporto con la ginecologa che ci segue può essere utile in questa fase della vita anche ad attenuare tutta una serie di malesseri, mentre rimane fondamentale l’adozione di stili di vita corretti e di una sana alimentazione.

Assieme alla visita specialistica ginecologica questi sono gli strumenti di prevenzione più raccomandati per le donne attorno ai 50 anni che non presentano particolari problemi di salute:

Tuttavia la prescrizione di esami e visite in menopausa, come nella maggior parte degli interventi di medicina preventiva, va sempre personalizzata e ha origine da una decisione informata, condivisa con il ginecologo di fiducia e il medico curante.

La corretta alimentazione in menopausa

Menopausa, Centro FisioMedica IGEA.Una corretta alimentazione in menopausa segue in generale le linee guida di una dieta sana, equilibrata e varia valide per tutte le età ma adattate ai cambiamenti caratteristici a cui il nostro corpo va incontro in questo periodo della vita. Evitiamo diete drastiche e digiuni forzati “fai da te”, che costano fatica e portano a risultati temporanei. Iniziamo, quindi, a seguire questi consigli di base per un’alimentazione equilibrata, in grado di attivare il metabolismo senza privarci dei nutrienti di cui abbiamo bisogno.

1. Consumare almeno 5 pasti al giorno. La distribuzione in 5 pasti giornalieri permette di assumere le giuste porzioni e, in particolare, di integrare i nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno.

2. Aumentare frutta e verdura e diminuire l’introito di grassi. La dieta in menopausa, più che in altri periodi, dovrebbe favorire l’introduzione di almeno 3 o 4 porzioni di frutta e verdura all’interno dei 5 pasti. La frutta sia fresca che secca è ricca di vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti utili per mantenere attivo il nostro organismo e proteggerlo dallo stress ossidativo mantenendo la funzionalità e la struttura delle nostre cellule. Si consiglia di evitare cibi ad alto contenuto di acidi grassi saturi e colesterolo come insaccati, fritture e formaggi grassi favorendo invece l’utilizzo di olio EVO.

3. Scegliere quindi la qualità e non la quantità. La scelta del tipo e della qualità dei cibi è quindi essenziale. Oltre a frutta e verdura fresca e di stagione, si consiglia di favorire l’introduzione di proteine di valore e meno caloriche. In particolare preferire pesce, carni bianche e latticini magri. Si consiglia inoltre il consumo almeno due volte alla settimana di pesce, preferibilmente azzurro perché ricco di vitamina D.

4. Evitare il sale e bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Il sale è amico della ritenzione idrica che in menopausa tende ad aumentare. Limitare quindi l’uso di sale e prediligere quello iodato. Assumere un corretto introito di acqua è considerato sempre più vitale e fondamentale per la salute dell’organismo umano.

5. Moderare i dolci, eliminare il fumo e limitare il caffè e l’alcol. L’abuso di dolci, alcol, caffè e fumo favorisce la carenza di calcio e altri nutrienti essenziali per la donna in menopausa.

6. Mantenersi sempre attivi. È ormai risaputo che, assieme alla dieta, la pratica di una moderata attività fisica quotidiana, adattata alla persona e all’età, favorisce non solo il controllo del peso ma anche dei sintomi della menopausa e protegge le ossa.

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Check up Ginecologico

Effettuare dei Check up salute periodicamente e regolarmente rappresenta un'ottima pratica che consente di rilevare i fattori di rischio nelle loro prime fasi, e dunque trattare precocemente gli eventuali fattori di rischio con cambiamenti nello stile di vita ed opportune terapie farmacologiche prima che possano portare allo sviluppo di malattie.

Il testo presente in queste pagine è solo a scopo informativo. Non sostituisce in alcun caso il consiglio medico professionale, in quanto potrebbe non rappresentare la situazione di chi consulta queste pagine web. Non utilizzare queste informazioni per diagnosticare o trattare un problema di salute senza consultare un medico.